Bonus mamma 2025, bisogna rifare domanda o si rinnoverà in automatico?

Bonus mamma, quali sono le prospettive per il prossimo anno. Che procedura è necessaria per avere il rinnovo della misura.

Tra le misure a favore di natalità e genitorialità si segnala il cosiddetto bonus mamma. Questo altro non è che una decontribuzione (introdotta con la legge di bilancio 2024) previdenziale a favore delle mamme lavoratrici. Ma non tutte, destinatarie sono le lavoratrici madri di almeno di tre figli a carico, di età fino ai 18 anni.

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Bonus mamma 2025, bisogna rifare domanda o si rinnoverà in automatico? – newsbella.it

In via sperimentale la misura è estesa per l’anno in corso alla mamme con due figli a carico, ma fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo. Le lavoratrici interessate sono le dipendenti pubbliche e private, con l’esclusione dei rapporti di lavoro domestico. Tagliate fuori dalla prestazione le lavoratrici madri con contratti a tempo determinato, o precarie in qualsiasi forma e le lavoratrici autonome.

Bonus mamme 2025, si deve richiedere il contributo?

Il bonus mamma prevede una decontribuzione previdenziale della quota versata dalla lavoratrice, per un ammontare complessivo annuo di 3mila euro corrispondenti a 250 euro al mese. Questa somma è il limite massimo ottenibile con la misura.

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Bonus mamma 2025, come si deve richiedere il contributo? – Newsbella.it

Per quanto riguarda la riconferma del bonus mamma le incertezze permangono in merito alle lavoratrici con due figli, per la difficoltà di reperire le risorse necessarie. Mentre certamente verrà riconfermato per la lavoratrici con tre o più figli e contratto di lavoro a tempo indeterminato (la durata è prevista fino al 2026). Le indicazioni sulle modalità operative di esonero dai contributi per le fruitrici del bonus sono state fornite dall’INPS.

Pe rendere più semplice la fruizione del bonus, le lavoratrici del settore pubblico e privato possono comunicare al datore di lavoro la volontà di ottenere il sostegno economico, indicando il numero dei figli e il relativo codice fiscale. Inoltre la lavoratrice che intende comunicare direttamente all’INPS le informazioni relative al proprio codice fiscale e a quello della prole, può farlo in maniera autonoma utilizzando l’applicazione online Utility esonero lavoratrici madri, disponibile sul sito dell’Istituto di previdenza sociale.

Queste sono le modalità di richiesta previste per il 2024 e che con tutta probabilità saranno confermate anche per l’anno prossimo. In attesa di una conferma dell’INPS riguardo le modalità di operative di esonero dai contributi, è possibile anche rivolgersi a un patronato per avere altre informazioni utili. Ricordiamo che la somma esonerata sarà presente direttamente nella busta paga della lavoratrice, mentre la parte di contributi non versata sarà a carico delle casse dello Stato.

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