I conti correnti non sono tutti uguali, per alcuni ci sono novità importanti davvero attese, che non si registravano addirittura da sette anni.
Ognuno di noi non può prescindere dall’avere uno o più conti correnti, indispensabili per vedersi accreditato stipendio o pensione, ma anche per gestire risparmi e spese. Non a caso, tanti scelgono la domiciliazione bancaria (o in posta) come modalità di pagamento delle utenze e non solo, così da avere la garanzia di versare l’importo con regolarità ed evitare di dimenticare le scadenze.
E’ però un errore pensare che siano tutti uguali, ogni banca presenta delle condizioni specifiche che è bene conoscere, specialmente se non si tratta di soluzioni a costo zero, in genere offerte soprattutto ai più giovani, in cerca di uno strumento per diventare indipendenti sul piano economico. La situazione anche in questo ambito evolve in fretta, per questo tanti potrebbero interessati a conoscere un cambiamento che si sta registrando in questo periodo, ritenuto importante, soprattutto perché non si verificava da ben sette anni.
Conti correnti: un cambiamento importante e atteso da tempo
Fare il possibile per informarsi sulle condizioni previste ne vari conti correnti prima di sceglierne uno rappresenta il primo vero passo per poter risparmiare. A volte, infatti, si tendono a sottovalutare quei “costi nascosti” che possono essere previsti ogni mese e che possono alla lunga incidere.
A livello generale, indipendentemente dai vari istituti di credito, possiamo però segnalare un cambiamento importante: il costo dei conti correnti è sceso per la prima volta negli ultimi sette anni. Nel 2023, infatti, si è arrivati a 100,7 euro l’anno, ovvero 3,3 euro in meno rispetto al 2022. A darne notizia è Bankitalia nella sua indagine periodica, dove sottolinea come il calo sia da attribuire per l’80% alle spese fisse e per la parte restante alle spese variabili.
Le spese fisse hanno fatto registrare un calo legato alla minore spesa per i canoni di base e alle spese di gestione ed emissione delle carte di credito, che sono ora diventate più basse. Per quanto riguarda invece le spese variabili, si deve mettere in evidenza un calo pari a 30,6 euro, da ricondurre minor numero di prelievi di contante e di bonifici allo sportello. Non si segnalano invecevariazioni nelle commissioni sui pagamenti e sui prelievi.
Si deve sottolineare inoltre un decremento anche nelle spese di gestione dei conti online, scelti da diversi utenti per la comodità, pari a – 4,8 euro, attestandosi a 28,9 euro l’anno. Al contrario, la spesa di gestione dei conti correnti postali è cresciuta, per il secondo anno, passando da 59,6 a 67,3 euro. Questo lo si deve soprattutto alle spese variabili, cresciute di 6,5 euro per effetto di un aumento generalizzato dell’operatività.